Centri per la famiglia: una ‘C’ accogliente per bimbi, genitori e nonni

Centri per la famiglia, un modello lombardo. Oggi all’Auditorium ‘Testori’ di Palazzo Lombardia istituzioni, enti gestori e operatori hanno dialogato facendo un bilancio e tracciando le prospettive future di questi veri e propri punti di riferimento per le famiglie sul territorio. Luoghi in cui i diversi attori, istituzionali e non, convergono per costruire insieme interventi volti a promuovere il benessere e lo sviluppo della famiglia, a partire dalla genitorialità e dall’infanzia fino ad arrivare alle tematiche legate alla terza età.

Presentato anche il nuovo logo dei Centri per la famiglia, appositamente studiato con un’identità grafica che illustra la ‘mission’ impostata da Regione Lombardia per questi servizi. A spiegarlo è stata l’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini aprendo i lavori.  “Abbiamo scelto di utilizzare la lettera C, simbolo del Centro per la famiglia, e frammentarla in varie forme e colori: tutti i segmenti di questa C, abbracciati tra di loro, servono a identificare i target diversi che vogliamo indicare e che si uniscono sotto l’egida di una Regione che diventa lei stessa un grande cappello in grado di contenere tutti i nuclei famigliari che essa racchiude e protegge. Ogni segmento fa riferimento un componente del nucleo: i genitori, i figli, ma anche i nonni che rappresentano un punto di riferimento importante per tutta la famiglia”, ha illustrato l’esponente della Giunta annunciando anche che nelle prossime settimane “approveremo un’importante delibera perché – ha affermato Lucchini – vogliamo rafforzare, consolidare questa esperienza con ulteriori risorse. Vogliamo potenziare ulteriormente questa rete, che ha dato prova di essere un importante riferimento di prossimità sul territorio”.

Da oggi quindi i Centri per la famiglia saranno ancora più ‘riconoscibili’ e ‘visibili’ grazie al nuovo logo che farà la sua comparsa sui cartelli che verranno apposti all’interno e all’esterno delle strutture.

Nati in via sperimentale nel 2019, nel 2025 in Lombardia sono presenti e attivi sul territorio 90 Centri per la famiglia (HUB) e 346 Spoke con la governance delle 8 ATS lombarde e gestiti da Ambiti, ASST, Comuni e soggetti del terzo settore in rete con i soggetti che costituiscono punti di accesso/prossimità tra cui Ambiti, soggetti del terzo settore, scuole, oratori, tribunali, RSA, UdOS, ASST anche attraverso le Case della comunità.

Sono state accolte e intercettate oltre 30.000 persone. Numeri che confermano il successo del modello regionale a rete dei Centri, nella logica di filiera, di struttura Hub&Spoke (capofila e partner). La logica di filiera, che si configura come luogo privilegiato di scambio di conoscenze e innovazione, garantisce un modello flessibile, non solo come copertura territoriale (come Hub o come Spoke in ogni ambito/distretto) ma soprattutto un approccio a più livelli ai servizi socioeducativi, sociali, sanitari, sociosanitari, con le organizzazioni formali e informali presenti sul territorio lombardo.

Nel corso dei lavori è stato trasmesso anche l’intervento video del ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella che ha sottolineato l’impegno di Regione Lombardia, che attraverso i Centri per la famiglia, sta dimostrando di essere apripista a livello nazionale, testimoniando buone pratiche e molte competenze.

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