Risorsa idrica fonte di cibo: la stagione irrigua in Lombardia

Il Report sulla stagione irrigua 2024, a cura del Centro Dati Acqua e Territorio Rurale (CeDATeR) di ANBI Lombardia e Regione Lombardia, è stato pubblicato e presentato in occasione del convegno “Descrivere le stagioni irrigue: il Report 2024 del CeDATeR” presso la Sala Cristalli dell’Hotel Principe di Savoia a Milano.

L’incontro, moderato dalla giornalista Laura Magli, ha visto la presenza dell’assessore regionale lombardo agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica Massimo Sertori che ha partecipato alla Tavola rotonda insieme al presidente di ANBI Lombardia e di Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza Alessandro Rota, Orietta Cazzuli di ARPA Lombardia, Silvia Motta di ERSAF, Claudio Gandolfi dell’Università Statale di Milano e a Riccardo Scotti del Servizio Glaciologico Lombardo. Ha inviato un saluto video anche Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.

Gli interventi tecnici, a cura di Fabio Olivotti di ANBI Lombardia, Lorenzo Craveri di ERSAF, Paola Parravicini di ARPA Lombardia e Riccardo Scotti del Servizio Glaciologico Lombardo, hanno illustrato nel dettaglio i dati e le informazioni contenute nel Report 2024. Il report e i materiali presentati sono disponibili nell’apposita sezione del portale del CeDATeR (cedater.anbilombardia.it/report).

La collaudata collaborazione con l’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali), ERSAF (l’Ente regionale di ricerca e servizi per l’agricoltura) e ARPA Lombardia ha permesso di sviluppare le oltre cinquanta pagine del report corredate di tabelle e grafici che fotografano tutte le componenti di una stagione irrigua: l’andamento meteorologico, l’evoluzione fenologica delle colture e, ovviamente, la gestione dei prelievi idrici e della loro restituzione.

Il Rapporto 2024 si è arricchito inoltre di una sezione curata dal Servizio Glaciologico Lombardo dedicata alla valutazione di una delle principali riserve idriche di Lombardia, i ghiacciai dell’arco alpino, in grado di originare fino al 40% delle portate dei corpi idrici naturali nei mesi estivi. I dati esposti hanno mostrato come valori di temperatura e radiazione solare così elevati, come quelli che hanno caratterizzato il 2024, hanno determinato una forte perdita di massa nivo-glaciale, sollevando per il futuro ulteriori preoccupazioni sulle disponibilità delle risorse idriche nel trimestre estivo.

Nel 2024 il volume totale stagionale dei prelievi e degli utilizzi irrigui è risultato inferiore alla media di riferimento ma, a differenza degli anni precedenti, in particolare del 2022 e 2023, caratterizzati da fenomeni di scarsità idrica, le riduzioni dei volumi prelevati e utilizzati sono da ricondurre alla minor richiesta di risorsa, dovuta agli abbondanti apporti meteorici. A causa però delle abbondanti precipitazioni primaverili le lavorazioni dei campi e le semine hanno subito forti ritardi e, complici anche le elevate temperature estive e l’assenza di precipitazioni nel mese di agosto, la necessità di sostanziali apporti irrigui si è protratta fino alla fine di agosto e alla prima settimana di settembre. Il livello dei laghi è calato rapidamente e non sono quindi mancate alcune criticità legate alla necessaria riduzione delle portate erogate.

Infine, le dinamiche di questo 2024 hanno portato alla luce la necessità di analizzare e descrivere con dati certi anche le attività di allontanamento delle acque operate dai Consorzi di bonifica in virtù del loro ruolo di garanti della difesa idraulica del territorio. È questo uno degli sviluppi futuri del Centro dati CeDATeR, che consentirà di disporre di un quadro ancora più completo dei sistemi irrigui lombardi, comprensivo di tutti gli usi che ad essi vengono ascritti.

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