Pubblichiamo la nota relativa al rinvio delle sanzioni per le case automobilistiche, approvato oggi, giovedì 8 maggio, dal Parlamento europeo riunito a Strasburgo. L’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega) manifesta profonda preoccupazione per le possibili ripercussioni di queste decisioni e si dice rammaricata per la bocciatura degli emendamenti proposti dalla Lega. Tra questi, figuravano l’eliminazione delle multe da 16 miliardi, il blocco del phase-out dei motori termici previsto per il 2035 e l’inclusione dei biocarburanti come valida alternativa sostenibile.
“Con l’approvazione del rinvio delle multe alle case costruttrici che non rispettano i target di emissione della CO2, è passato l’ennesimo provvedimento-farsa sull’automotive, orchestrato da una maggioranza inadeguata per tentare di coprire i gravi danni arrecati al comparto con le proprie politiche di estremismo green. La Lega è stato l’unico partito che ha avuto il coraggio di votare contro questa ‘eutanasia assistita’ dell’automotive, che è passata anche grazie ai voti del PPE. Siamo infatti convinti che per salvare l’industria dell’auto non basti qualche contentino all’acqua di rose, ma occorra una concreta marcia indietro sui provvedimenti che stanno uccidendo il settore. Per questo abbiamo presentato alcuni emendamenti con misure pragmatiche ed efficaci come l’eliminazione delle sanzioni, stimate in 16 miliardi di euro, la cancellazione dello stop ai motori tradizionali nel 2035, la revisione anticipata a quest’anno del Regolamento sui motori con l’introduzione, tra le tecnologie per la mobilità sostenibile, dei biocarburanti, nei quali l’Italia è leader. Proposte di buon senso, che sono state tutte respinte in aula da una maggioranza convinta di poter curare un malato grave con l’aspirina pur di non ammettere i propri errori in tema di strategia industriale. C’è grande preoccupazione per le sorti a cui va incontro l’Europa e grande rammarico anche per la bocciatura del nostro emendamento contro le progressive limitazioni alla circolazione delle auto private nelle grandi città come Milano, che non avrebbe avuto forza di legge, ma avrebbe aperto un dibattito serio sulla pericolosità sociale ed economica delle restrizioni alla mobilità urbana introdotte dalle amministrazioni comunali pseudo-ambientaliste, come quella del capoluogo lombardo”. Lo dichiara l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri, componente della commissione Industria del Parlamento europeo.