Fonte: https://www.anvgd.it/trieste-ha-ricordato-nazario-sauro-nel-109esimo-anniversario-del-suo-martirio/
Trieste ha reso omaggio, ancora una volta, a uno degli irredentisti più celebri. Nel 109° anniversario del martirio di Nazario Sauro, la città si è raccolta nel tardo pomeriggio di un torrido 10 agosto davanti alla Stazione Marittima per ricordare l’eroe istriano impiccato il 10 agosto 1916 a Pola dalla Marina austro-ungarica. Una folla silenziosa ha accompagnato ogni momento della cerimonia, conclusasi con l’Inno all’Istria, segno tangibile di un legame che il tempo non ha mai scalfito.
L’evento si è aperto con l’arrivo in Bacino San Giusto delle imbarcazioni del Circolo Marina Mercantile “Nazario Sauro” e del Circolo Canottieri “Saturnia”, in un tributo che ha unito simbolicamente la passione per il mare all’orgoglio di un’eredità storica. Il sacerdote don Daniele Scorrano, dopo la benedizione, ha ricordato un episodio meno noto degli ultimi giorni di Sauro: «Non rifiutò l’estrema unzione, come spesso si crede, ma ricevette conforto spirituale da un frate francescano italiano poco prima di essere giustiziato».
Il capitano Diego Guerin (Federazione Grigioverde) ha quindi dato voce al testamento spirituale dell’eroe, un testo intriso di fede e amore per l’Italia. Il presidente del Comitato Onoranze a Nazario Sauro ha rimarcato il senso della ricorrenza: «Per chi è nato in queste terre, il 10 agosto non è una data qualsiasi – ha ricordato Fulvio Sluga -.Sauro scelse consapevolmente di rischiare la vita, sapendo che, se catturato, sarebbe finito al patibolo. Per questo siamo qui oggi, per ricordare che un popolo che non ricorda il proprio passato non ha futuro». «Dobbiamo trasmettere ai giovani l’amore per la patria», ha aggiunto il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, sottolineando il valore educativo della memoria.
Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Trieste Giuseppe Petronzi, il Questore Lilia Fredella, l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il presidente della prima commissione consiliare regionale veneta Luciano Sandonà, oltre ai rappresentanti delle associazioni degli esuli: Renzo Codarin per l’Anvgd e FederEsuli, Fabio Tognoni per l’Associazione delle Comunità Istriane, Piero Sardos Albertini per la Famea Capodistria e la Lega Nazionale.
In un pomeriggio di canicola allietato da un vento leggero di Bora, Trieste ha così ribadito che il sacrificio di Nazario Sauro non è un capitolo chiuso nei libri di storia, ma rappresenta un’eredità viva che continua a ispirare, a unire e a ricordare che l’amore per la propria terra può chiedere, talvolta, il dono più alto.
