DILI, TIMOR EST Glielo invidiavano proprio un figlio così a Maria. Beata tua madre! grida a Gesù questa donna, magari madre di un figlio un po’ meno santo. Eh sì, si invidia sempre la situazione altrui. Chissà se quella donna, vedendo poi Maria sotto la croce del figlio detenuto e condannato, è rimasta della stessa idea. Ci immaginiamo sempre che la vita degli altri sia più facile, poi scopriamo che non è così. In ogni caso qui nessuno per ora mi ha detto beata tua madre, semmai beato te che hai una madre bianca. Con tutto il male che i bianchi han fatto a questa terra, ancora si vorrebbe essere figli loro. Sì perché in passato da occidente arrivavano i conquistatori, ma oggi i soldi. Basta andare all’agenzia Western Union di Dili per vedere decine di persone che ritirano i soldi inviati da un parente emigrato in Europa o altrove. Quando si nasce nella Repubblica più povera del sud est asiatico, qualunque altro paese è più ricco. A volte è quasi fastidioso sentir parlare solo di soldi e ricevere domande solo su questo argomento. Ma dev’essere più irritante ancora vedermi aprire il portafoglio e offrire un caffè senza pormi problemi. Mi rendo conto che non abbiamo la benché minima idea di cosa significhi nascere in povertà, in un paese dove anche lo Stato è povero, carente e inesperto in ogni forma di intervento economico e sociale. E tu sei solo, coi tuoi sogni, su un’isola sconosciuta ai più….. https://lalocandadellaparola.com/2025/10/11/sognare-di-crescere/
Sognare di crescere
