18 Agosto 2024
Repeats yearly forever
XIII Domenica dopo Pentecoste e Sant'Agapito2 Cronache 36,17c-23; Romani 10,16-20; Luca 7,1b-10La prima lettura, tratta dal secondo Libro delle Cronache, parla della ricostruzione del tempio a Gerusalemme da parte di Ciro, re di Persia, dopo che era stato distrutto dai Caldei: la storia del popolo eletto viene continuata da Dio.
Il brano del Vangelo di Luca riferisce la guarigione, da parte di Gesù, del servo di un ufficiale romano. Luca descrive l’atteggiamento religioso profondo di questo uomo. Il miracolo ci insegna il valore della fede soprattutto in un pagano. Quella fede che Paolo nella Lettera mostra come sia venuta a mancare a Israele, popolo disubbidiente, ribelle. Dio è invece stato trovato da coloro che non lo cercavano.
Questa domenica ci deve dare la capacità di vedere l’altro, il forestiero, colui che è diverso da noi, come il destinatario, insieme a noi, del piano di salvezza. Si tratta, innanzitutto, di ravvivare la nostra fede, e di sentirci chiamati alla testimonianza nella storia di ogni giorno.
Franco Cecchin, “A ciascun giorno la sua parola - Anno B", pp 231 e ss., Àncora, Milano
Sant' Agapito Martire
m. Palestrina, 18 agosto 274 Agapito, probabilmente membro della nobile famiglia Anicia della città di Palestrina, ricevette il dono della fin dagli inizi della sua vita, grazie alla predicazione di S. Pietro che sicuramente si recò ad evangelizzare l'antica Praeneste patria del famosissimo tempio della Fortuna Primigenia. All'età di 15 anni affrontò coraggiosamente il crudele martirio sotto l'imperatore Aureliano e il prefetto Antioco.
Morì decapitato fuori della città il 18 agosto 274.
Santi