VII DOMENICA DI PASQUA e Santi Nereo e Achilleo, martiri

12 Maggio 2024

Repeats yearly forever

VII DOMENICA DI PASQUA e Santi Nereo e Achilleo, martiriAtti 1,15-26;1 Timoteo 3,14-16; Giovanni 17, 11-19
 
È interessante l’inizio del brano del Vangelo di oggi: è la preghiera accorata del Signore che rivolge al Padre per i suoi, perché non sono del mondo, ma sono nel mondo: Egli invoca il Padre, donandoci lo Spirito, soprattutto perché noi possiamo essere radicati nella verità autentica.
La prima lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli, presenta la preoccupazione della prima comunità cristiana per eleggere chi sostituisca Giuda. Il nuovo popolo di Dio fondato sugli apostoli prega e invoca lo Spirito: la sorte cade su Mattia. È insieme fedeltà alla scelta di Gesù nella costituzione dei dodici e garanzia di credibilità nella testimonianza che Cristo è davvero risorto e salito al cielo.
Il brano della Lettera di Paolo ci riferisce il breve inno in cui si proclama Cristo veramente sommo ed eterno sacerdote. La Chiesa è il luogo privilegiato dell’esperienza di Cristo davvero risorto, è il luogo dell’incontro tra Dio e l’umanità. Gesù prega il Padre per noi perché siamo custoditi nel suo nome, perché possiamo essere una cosa sola con la Trinità, perché possiamo avere la vera gioia, perché possiamo essere consacrati nella verità.
Franco Cecchin, “A ciascun giorno la sua Parola - Anno B", pp.167 e ss., Àncora, Milano Santi Nereo e Achilleo, martiri La più antica testimonianza relativa ai santi martiri Nereo e Achilleo, è l’epigrafe fatta affiggere presso la loro tomba sulla via Ardeatina, da papa Damaso (366-384), nella quale i due vengono descritti come servi di un non precisato tyrannus, martirizzati subito dopo la loro conversione al cristianesimo.

Santi

Condividi:

Post correlati