VI DOMENICA DI AVVENTO e Santa Francesca Cabrini

22 Dicembre 2024

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VI DOMENICA DI AVVENTO e Santa Francesca CabriniIsaia 62, 10- 63, 3b - Filippesi 4, 4-9 - Luca 1, 26-38a Nazareth Dio è arrivato nel suo viaggio, la nube della sua presenza è nella casa dell’umanità, è nel grembo di una donna. Questa è l’ultima dimora di Dio, la preferita. Certamente Dio è in ogni luogo, ma si manifesta in un modo particolare in certi luoghi e nelle persone per entrare in dialogo con noi. Il Natale cristiano: non è solo Dio con noi, ma anche e soprattutto Dio in noi. E questo lo inizia e lo realizza nel grembo di Maria. All’iniziativa gratuita di Dio, però, ci vuole la risposta di ciascuno di noi. Occorre avere la fede di Maria: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Maria, dopo la risposta dell’angelo alla sua obiezione, aderisce con una fede totale aderendo alla parola di Dio. La Parola di Dio di questa domenica ci interpella: ci domandiamo che senso abbia un tale saluto? L’ascolto della parola di Dio ci deve portare a scoprirne il significato. È opportuno che riprendiamo la “lectio divina” che è un modo per accogliere la parola del Signore. La meditazione dovrebbe essere un momento forte del nostro cammino personale.
Da Franco Cecchin, “A ciascun giorno la sua Parola - Anno C", pp. 31 e ss., Àncora Milano
 
SANTA FRANCESCA CABRINI  Sant'Angelo Lodigiano, Lodi, 15 luglio 1850 – Chicago, Stati Uniti, 22 dicembre 1917 Una fragile quanto straordinaria maestrina di Sant'Angelo Lodigiano. In questo ritratto si colloca la figura di Francesca Saverio Cabrini. Nata nella cittadina lombarda nel 1850 e morta negli Stati Uniti in terra di missione, a Chicago. Orfana di padre e di madre, Francesca avrebbe voluto chiudersi in convento, ma non fu accettata a causa della sua malferma salute. Prese allora l'incarico di accudire a un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno. La giovane, da poco diplomata maestra, fece molto di più: invogliò alcune compagne a unirsi a lei, costituendo il primo nucleo delle Suore missionarie del Sacro Cuore, poste sotto la protezione di un intrepido missionario, san Francesco Saverio, di cui ella stessa, pronunciando i voti religiosi, assunse il nome. Portò il suo carisma missionario negli Stati Uniti, tra gli italiani che vi avevano cercato fortuna. Per questo divenne la patrona dei migranti. Nel giorno della morte il suo corpo venne traslato a New York alla «Mother Cabrini High School», vicino ai suoi «figli».

Santi

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