Sant’Eusebio II

15 Marzo 2024

Repeats yearly forever

Sant'Eusebio IIDi lui non parlano né il volume stampato nel 1581, a cura del Capitolo Eusebiano che conteneva le litanie antiche e gli Uffici propri della Cattedrale di Vercelli, né il Calendario Eusebiano, edito nel 1676 dal canonico M. A. Cusano; probabilmente s. Eusebio II ebbe culto nei secoli antichi.
Di sicuro, si ha soltanto che sotto il suo ritratto, facente parte dell’antica serie dei primi 40 vescovi dipinta nella cattedrale poi incendiata da Arduino da Ivrea (955-1015), si leggeva il nome con l’appellativo di S. Eusebius II.
Adesso inquadriamo il periodo storico della sua esistenza; a s. Emiliano, che resse la diocesi di Vercelli alla fine del secolo V († 501), successe un vescovo di cui non si conosce il nome e poi subito dopo venne Eusebio II, che in effetti fu il dodicesimo vescovo della serie episcopale, alcuni storici locali indicano il suo episcopato dal 515 al 534, ma senza documentarlo.
Gli agiografi Bollandisti, che posero la sua memoria al 15 marzo, stabilirono la data verso il 520, e si espressero con lodi generiche, dicendo che, sull’esempio del protovescovo diocesano s. Eusebio I di Vercelli († 1° agosto 371) suo omonimo, adempì i doveri pastorali con somma diligenza e carità.
E in questi termini si espresse anche il vescovo Ferrero, nell’opera sui vescovi vercellesi, da lui edita in seconda edizione nel 1609.

Santi

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