29 Gennaio 2025
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San Gelasio II PapaAbbiamo scarse notizie sull’infanzia di Giovanni di Gaeta, figlio del duca di Fondi Crescenzio. Affidato all’abbazia di Montecassino, fu uno dei grandi sostenitori della riforma gregoriana e dallo stesso Gregorio VII venne nominato nel 1082 cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin. Autore di opere storiche, per quasi 30 anni fu a capo della cancelleria pontificia. Introdusse nei documenti pontifici il cursus leonino, un nuovo tipo di scrittura, operando una riforma fondamentale nei documenti papali. Egli rappresenta la fase conclusiva dell’epoca d’oro di Montecassino, quando i Papi ricorrevano spesso ai monaci cassinesi per il cardinalato e l’amministrazione. Il contributo di pensiero dei cassinesi è quello della Renovatio. Era necessario recuperare con rinnovata vitalità quello che si era dimostrato eccellente nel passato ideale degli imperatori romani passati al cristianesimo. Con il trasferimento della sede temporale a Costantinopoli e la cessione di Roma al successore di Pietro, Costantino aveva permesso al Papa di svolgere l’incarico divino in perfetta libertà. Con questi pensieri, il cancelliere Giovanni accettava nel 1118 l’elezione a pontefice con il nome di Gelasio II. La realtà, tuttavia, si presentava molto complessa. Eletto a gennaio, in marzo fu costretto a rifugiarsi a Gaeta perché l’imperatore Enrico V minacciava di farlo prigioniero. Ritornato per breve tempo a Roma, dovette nuovamente fuggire, via mare, a Pisa e Genova, dove consacrò le rispettive basiliche. Si diresse infine in Francia dove si ammalò e morì santamente a Cluny, l’altro monastero che, come Montecassino, era stato baluardo della riforma gregoriana.Santi