I Domenica dopo il martirio del Battista e Sant’Adiutore

1 Settembre 2024

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I Domenica dopo il martirio del Battista e Sant'AdiutoreI Domenica dopo il martirio di S. Giovanni Battista
 
Isaia 29, 13-21; Ebrei 12, 18-25; Giovanni 3, 25-36
 
Giovanni Battista è l'ultimo profeta dell'Antica Alleanza, inviato a rendere testimonianza al compimento delle promesse di Dio ad Israele. Partiamo dalla prima lettura tratta dal profeta Isaia. Il profeta si rivolge alla comunità di Israele, che è provata e scoraggiata, per rincuorarla e invitarla a resistere: il Dio dei padri è un Dio che non abbandona, è un Dio che viene, è un Dio che salva. Il Messia compirà le promesse. La sua venuta porterà la vera liberazione. Noi sappiamo che nel Dio di Gesù la profezia di Isaia si compie. Si realizza non tanto nella logica della potenza, come i contemporanei di Gesù speravano, ma nella logica dell'amore, della condivisione e del dono di sé. L'autore della lettera agli Ebrei ci presenta Gesù come il “mediatore” dell'Alleanza Nuova, colui che fa da ponte tra Dio e l'umanità, tra ciascuno di noi e  Dio. Il Signore Gesù, con il dono dello Spirito Santo, ci dà un cuore nuovo capace di amare e di vivere l'esistenza nella logica dell'altruismo. Il brano del Vangelo ci riferisce la testimonianza che Giovanni Battista dà di Gesù. L'annotazione introduttiva si rifà ad una notizia che i vangeli sinottici non conoscono: Gesù battezzava e accorreva da lui molta più gente che da Giovanni. Questi non è invidioso dell'attività di Gesù e del suo successo. Al contrario, ne è lieto, felice di diminuire perché lui cresca. Il Battista è presentato come l’esempio del giusto atteggiamento che ogni persona, ebreo o pagano, è chiamato ad assumere di fronte a Gesù: accettare gioiosamente la novità della sua rivelazione, superando la propria cultura, i propri pregiudizi e le proprie attese. In tal modo il Battista non è più soltanto il testimone di Gesù, ma anche il vero discepolo, colui che ha saputo superare se stesso per accettare gioiosamente il Cristo. È importante e fruttuoso interagire con questo fratello maggiore per essere aiutati con la sua intercessione e il suo esempio a rispondere al Signore in quello che lui desidera da noi.
Le comunità cristiane, soprattutto negli incontri eucaristici domenicali, devono essere il luogo privilegiato in cui uno sperimenta la gioia di essere amato da Dio ed esserne contagiato. Il Signore chiede nella nostra vocazione particolare di essere dei piccoli Giovanni Battista perché il mondo di oggi, smarrito, abbia quella luce che soltanto il Figlio di Dio può dare.  
 
Da Franco Cecchin, “A ciascun giorno la sua Parola - Anno B”, pp. 245 e ss., Àncora, Milano
Sant' Adiutore Vescovo
(V secolo)
Adiutore, vescovo, santo, venerato in Campania. La più antica memoria di S. Adiutore si trova in una lista del Martirologio Geronimiano, in varie date (2 giugno, 17-19 dic.) e nel calendario Marmoreo di Napoli (sec. IX), accoppiata a quella di S. Prisco al 1° settembre.
Il culto del santo è diffuso con maggiore larghezza nelle zone di Benevento, Capua, Caserta, Cava, Salerno. Quanto alla personalità di Adiutore, la leggenda riportata negli Acta Sanctorum al 1° settembre, lo fa compagno di quella schiera di 12 vescovi, che, nella persecuzione dei Vandali del V sec., scacciati dall’Africa, approdarono ai lidi della Campania, donde si sparsero nelle regioni vicine, per predicare il Vangelo.
 

Santi

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