I Domenica di Avvento

17 Novembre 2024

Repeats yearly forever

I Domenica di AvventoIsaia 13,4-11; Efesini 5,1-11a;Luca 21,5-28
 
La prima domenica di Avvento è caratterizzata dalla visione del traguardo finale della vicenda umana: il Figlio di Dio, che è diventato uomo venendo sulla terra, verrà definitivamente la seconda volta alla fine dei tempi in cui ci saranno “cieli e terra nuova”.
Il profeta Isaia ci presenta l’oracolo del Signore sulle nazioni. Il giudizio del Signore alla fine dei tempi avverrà e sarà definitivo; compirà giustizia su peccatori e su coloro che hanno confidato in lui.
La pagine evangelica di Luca espone degli avvertimenti: ci saranno guerre e rivoluzioni, terremoti e carestie, ma il vero discepolo non deve lasciarsi ingannare né terrorizzare, ma essere perseverante, ancorato alle parole di Gesù che non abbandona.
San Paolo nella Lettera agli Efesini offre un programma di impegno per l’Avvento: imitare Dio camminando nell’amore vero nel modo  con cui Cristo ha donato la sua vita. Questo significa porre gesti di bontà, di giustizia e di verità.
 
Da Franco Cecchin, “A ciascun giorno la sua Parola - Anno C", pp.11 e ss., Àncora, Milano.
Sant' Elisabetta d'Ungheria Religiosa Festa: 17 novembre - Memoria Presburgo, Bratislava, 1207 - Marburgo, Germania, 17 novembre 1231 Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest'ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz'ordine francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. È stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235. Sant' Elisabetta d'Ungheria Religiosa Presburgo, Bratislava, 1207 - Marburgo, Germania, 17 novembre 1231 Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest'ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz'ordine francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. È stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235.  

Santi

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