Domenica nell’Ottava del Natale e San Tommaso Becket

29 Dicembre 2024

Repeats yearly forever

Domenica nell’Ottava del Natale e San Tommaso BecketProverbi 8,22-31; Colossesi  1,13b.15-20; Giovanni 1,1-14 È interessante, nella proposta che la Chiesa ambrosiana fa in questa domenica dell'Ottava del Natale, guardare quel nato a Betlemme, che è la Parola definitiva di Dio detta all'umanità, una parola pre-esistente, una parola che il Padre ha proferito per creare l'universo, una parola che dice proprio nel momento dell'Incarnazione, nella risposta docile di Maria con il suo “si". In forza dello Spirito questa Parola diventa carne, entra nella nostra storia, condivide la nostra vicenda e proprio perché l'assume totalmente sin dall'inizio, con le età evolutive e soprattutto con il mistero della passione, morte e risurrezione, Gesù Cristo è la chiave di volta della storia umana. Accettare Lui significa costruire la nostra esistenza; rifiutare Lui significa fallire, avere perso il senso della vita. Quel nato a Betlemme non è un optional, ma è costitutivo della vicenda umana e quindi di ogni uomo. 
Entriamo in dialogo e preghiamo con insistenza la Parola eterna del Padre che si è fatta carne, perché questa Parola che è Gesù Cristo entri in dialogo con ciascuno di noi e ci dia la capacità di rispondere per vivere nell'oggi il nostro essere figli di Dio nella condizione umana, camminando verso l'eterno, sapendo che Lui, il Figlio di Dio che si è fatto carne, ha aperto le porte del Paradiso.
Da  Franco Cecchin, "A ciascun giorno la sua Parola - Anno C", pagg 51 e ss., Àncora, Milano 2013
 
 
 TOMMASO BECKET
Londra, Inghilterra, c. 1118 - Canterbury, Inghilterra, 29 dicembre 1170 Nato a Londra verso il 1117 e ordinato arcidiacono e collaboratore dell'arcivescovo di Canterbury, Teobaldo, Tommaso fu nominato cancelliere da Enrico II, con il quale fu sempre in rapporto di amicizia. Teobaldo morì nel 1161 ed Enrico II, grazie al privilegio accordatogli dal papa, poté scegliere Tommaso come successore alla sede primaziale di Canterbury. Ma occupando questo posto Tommaso si trasformò in uno strenuo difensore dei diritti della Chiesa, inimicandosi il sovrano. Fu ordinato sacerdote e vescovo nel 1162. Dopo aver rifiutato di riconoscere le «Costituzioni di Clarendon» del 1164, però, Tommaso fu costretto alla fuga in Francia, dove visse sei anni di esilio. Ma al rientro come primo atto sconfessò i vescovi che erano scesi a patti col re, il quale, si dice, arrivò a esclamare: «Chi mi toglierà di mezzo questo prete intrigante?». Fu così che quattro cavalieri armati partirono alla volta di Canterbury. L'arcivescovo venne avvertito, ma restò al suo posto; accolse i sicari del re nella cattedrale, vestito dei paramenti sacri e si lasciò pugnalare senza opporre resistenza. Era il 23 dicembre del 1170.

Santi

Condividi:

Post correlati