8 Aprile 2024
Repeats yearly forever
Annunciazione del Signore e Sant'Aroldo di GloucesterIsaia 7, 10-14-Ebrei 10, 4-10-Luca 1, 26b-38 Gesù, l’Emmanuele che nasce da Maria vergine, realizza in pieno la profezia di Isaia. L’autore della lettera agli Ebrei afferma che i sacrifici offerti secondo le prescrizioni della legge antico-testamentaria non riescono ad operare la salvezza degli uomini. L’opera invece Gesù Cristo con un’offerta totale, unica di sé, compiendo così la volontà del Padre. L’Annunciazione del Signore ci rivela proprio l’inizio della vita nuova del Figlio di Dio. Fin dal principio della sua esistenza Gesù compì la volontà del Padre e questa sua auto-donazione raggiunse il culmine nella sua passione e morte.Il brano del Vangelo ci presenta l’evento dell’Annunciazione. Maria è simbolo della nuova Eva, della nuova umanità. Maria di fronte al saluto dell’angelo si sente interpellata dalla presenza stessa di Dio. Rimane turbata e ne ricerca il senso. Alla proposta dell’angelo di diventare la madre del Figlio di Dio, Maria pone una domanda che mostra la sua dignità di donna. In tale modo di rapportarsi di Maria nei riguardi dell’iniziativa divina viene mostrata la reazione dell’essere umano, che è quella dell’essere interpellati nella propria intelligenza, nel proprio cuore, nella propria libertà. Dopo che l’angelo ha risposto all’obiezione di Maria, ella ha proferito il suo “sì” consapevole e libero. Nel momento stesso in cui Maria ha dato la sua dizione, si realizza l’incontro effettivo tra Dio e l’uomo. Il Verbo si fece carne. Ogni vocazione è sempre in funzione di tutti. Da Franco Cecchin. “A ciascun giorno la sua Parola - Anno A", pp. 366 e ss., Áncora
Santi