E' morta venerdì 9 Agosto, il C.A.V. Mangiagalli è stato il primo Centro di Aiuto alla Vita aperto in un ospedale, la Clinica Luigi Mangiagalli di Milano, sede della Prima e Seconda Cattedra Universitaria e parte della Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.
a destra Paola Bonzi
Paola Bonzi è scomparsa venerdì 9 Agosto, anima e fondatrice del Centro di Aiuto alla Vita della Mangiagalli di Via Commenda. Il suo Metodo “Counseling umanistico esistenziale basato sull’ascolto attivo finalizzato a stabilire una relazione di aiuto” ha fatto scuola nel mondo.
Il C.A.V. Mangiagalli è stato il primo Centro di Aiuto alla Vita aperto in un ospedale, la Clinica Luigi Mangiagalli di Milano, sede della Prima e Seconda Cattedra Universitaria e parte della Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale – Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Oggi il C.A.V. è quindi un’istituzione storica di cui Milano può andare fiera: da 34 anni i suoi volontari, collaboratori e sostenitori celebrano ogni giorno la vita con amore e competenza.
Una donna sempre in difesa della vita innocente dei bambini concepiti o da poco nati. Accogliendo con il sorriso le mamme in difficoltà, ascoltando le loro ansie e programmando insieme un progetto individuale di sostegno, ha saputo creare legami di amicizia e solidarietà che hanno permesso la nascita di 22.633 bambini.
Paola è stata anche fortemente impegnata, oltre che nel Centro di Aiuto alla Vita e nell'attiguo Consultorio Familiare, anche nella divulgazione del diritto alla vita; a questo scopo ha pubblicato alcuni volumi ed ha viaggiato per tutta Italia ed all'estero fino alla Russia.