Roma, 18 novembre 2023   |  

Pace e speranza due obiettivi della Cei

di Cristiano Comelli

La 78a assemblea generale straordinaria della Cei che ha avuto luogo ad Assisi dal 13 al 16 novembre ha vissuto di due parole d’ordine chiare.

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Pace e speranza. La 78a assemblea generale straordinaria della Cei che ha avuto luogo ad Assisi dal 13 al 16 novembre ha vissuto di due parole d’ordine chiare. I lavori sono stati coordinati dal presidente della Cei e arcivescovo di Bologna cardinale Matteo Zuppi e hanno visto la partecipazione del nunzio apostolico in Italia, cardinale Emil Paul Tscherrig e di 202 membri e 10 vescovi emeriti di Istituti secolari e Consulta nazionale delle aggregazioni laicali.

La prima sottolineatura è stata sulla speranza: “il contesto storico in cui stiamo vivendo – ha spiegato Zuppi – sembra indurre a pensieri negativi su presente e futuro, le guerre e, in generale, le rivalità tra singoli, gruppi, nazioni o blocchi di nazioni trovano ampio spazio nei media e, di conseguenza, scavano nella mente e nel cuore delle persone”.

La speranza, ha sostenuto Zuppi, “libera dal suo contrario, la velenosa disillusione con quello che comporta e la disperazione che prende quando il buio avvolge tutta la vita”.

La Chiesa, nel portare avanti la speranza in tempi così turbolenti, deve, ad avviso di monsignor Zuppi, mantenere la saldezza di Abramo che “divenne così padre di molti popoli”. La speranza deve “costituire la Chiesa nella sua identità più profonda”, l’identità di una Chiesa che ne deve essere “generatrice”.

Speranza da generare soprattutto, ha convenuto Zuppi, in quanti versano in condizioni di fragilità e povertà. Lo sguardo chiaro e amorevole della Chiesa sul futuro passa anche, per Zuppi, per una pastorale “che, con linguaggio e modalità nuovi, riesca a veicolare la speranza nel presente e nel futuro, ovvero in un mondo in cui ciascuno veda riconosciuti e garantiti i propri diritti umani, a partire dai migranti che rischiano di essere destinatari di scelte di dubbia realizzazione e dubbio contenuto”.

I vescovi, dal canto loro, hanno sottolineato come la speranza e l’ascolto dei sofferenti si sostanzino di una “rete di relazioni in cui ogni persona è inserita, considerando ogni essere umano nel tessuto della propria comunità e non in un astratto ed egoista individualismo”.

Vicinanza alla terra santa per i drammi che la stanno insanguinando, ruolo centrale della preghiera, cammino sinodale delle Chiese in Italia e tutela degli adulti e dei soggetti vulnerabili sono altri concetti chiave lungo cui si sono svolti i lavori dell’assemblea.

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