Valmadrera, 08 novembre 2012   |  

Starlight, Coach Gualtieri: "Ci metto la faccia, ma sosteniamo le ragazze"

Alla vigilia del match contro la capolista San Martino di Lupari, coach Gualtieri fa il punto della situazione e difende la sua squadra, auspicando nel pubblico un sostegno “a prescindere”

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È un momento fisiologico nella crescita di una squadra, soprattutto se si parla di una neopromossa in serie A2, quello che sta attraversando la Starlight Valmadrera, protagonista di un inizio complicato e di una crescita progressiva, culminata nelle due vittorie consecutive, prima del mezzo passo falso contro Udine. Momento fisiologico, si diceva, per una squadra che non è tenuta a vincere il campionato, ma a consolidarsi in questa categoria e a dare slancio a un progetto ragionato anche in prospettiva futura, con tante giovani e relativi margini di miglioramento. Per un’istantanea del momento della squadra, abbiamo sentito Coach Gualtieri, che ribadisce la sua totale assunzione di responsabilità, cercando di fare schermo con la sua esperienza intorno a una formazione giovane, che necessità di tranquillità per continuare il suo processo di crescita.

 

Dopo sei partite si può fare un primo bilancio. Quattro punti sono quelli che ti aspettavi? Unico rimpianto, forse, la sconfitta al supplementare contro Selargius?

Sì, possiamo dire che ci mancano i due punti contro Selargius. Per il resto, ci poteva stare: Milano è più forte; Malghera, quando l’abbiamo affrontata, era più in forma di adesso, mentre Udine ha giocato meglio di noi, pur non essendo migliore. I due punti persi in Sardegna ce li potremo prendere da un’altra parte, non è un problema.

 

Contro Udine si è visto qualche miglioramento in fase di circolazione di palla, con dei tiri ben costruiti, anche se si è verificato il solito problema delle tante palle perse (27), soprattutto nei momenti di fretta. Qual è la tua analisi?

È così anche perché, quando devo fare qualche cambio, chi entra ancora non è al livello delle prime cinque, e ci può essere un piccolo calo, ma non è questo il problema. Il fatto è che siamo una squadra nuova e giovane, che ha bisogno di tempo per esprimere le proprie potenzialità. Udine annovera 3-4 giocatrici molto più esperte, già avvezze al campionato di A2, che sono venute fuori nei momenti cruciali. Comunque, niente di grave, perché si stanno facendo passi avanti.

 

A proposito di giocatrici che entrano, ti abbiamo visto un po’ risentito nei confronti dell’atteggiamento del pubblico: credi che non sia sempre stato di aiuto in questo inizio?

Questa è una cosa che mi dà fastidio perché, ovunque andiamo, il pubblico di casa sostiene sempre le sue giocatrici a prescindere, mentre a Valmadrera c’è un po’ di diffidenza, soprattutto per le ragazze che non sono di casa. A me piacerebbe che i tifosi sostenessero sempre la squadra, in qualsiasi momento, anche perché giochiamo in un palazzetto in cui le giocatrici sentono il commento del tifo. Il problema non è mio, perché ho un’età e un’esperienza tali da sopportare tutto; piuttosto, penso alle ragazze giovani che, soprattutto nei momenti di difficoltà, possono risentirne: credo sia un atteggiamento controproducente. Vorrei tifosi che sostenessero a prescindere, in modo da far valere il fattore casa; comunque, ribadisco, non ho assolutamente nulla contro il pubblico di Valmadrera, ma penso al bene delle ragazze. Certo, il pubblico paga il biglietto ed è libero di fare ciò che vuole, anche se preferirei un sostegno incondizionato alla squadra, anche nei momenti difficili, piuttosto che un atteggiamento ipercritico nei confronti di alcune giocatrici-

 

A volte c’è la sensazione che l’ambiente si aspetti qualcosa di grande, come se si dovesse vincere il campionato e giocare con la facilità dell’anno scorso, anche in A2. In realtà, da osservatori, l’impressione è che stiamo parlando di una buona squadra, giovane, con ampi margini di miglioramento, per cui i playoff sarebbero già un successo; sei d’accordo?

Questo è il punto. La squadra è stata costruita per avere un futuro in alcune sue giocatrici e per consolidarci in un campionato di vertice, ragionando in prospettiva futura, perché le risorse ci sono. Sarebbe stato assurdo, a mio avviso, chiedere alla società di spendere cifre folli per l’immediato, con il rischio che un mancato risultato avrebbe fatto fallire tutto; la scelta mi sembra sensata, soprattutto in questi tempi.

 

Insomma, tu sei disposto a sopportare anche eventuali critiche, mentre le ragazze vanno difese?

Io ci metto la faccia, anche al posto delle ragazze, perché non accetto che si tocchino le mie giocatrici, soprattutto in casa; questo deve essere chiaro.

 

Comunque, ci sono margini di miglioramento in molte giocatrici, mentre altre si stanno rivelando piacevoli sorprese…

Alcune ci possono dare ancora qualcosa in più, mentre altre stanno giocando addirittura al di sopra delle aspettative. Cerchiamo di aspettarle tutte e di giocarci un campionato in cui ci salveremo senza patemi, con l’eventualità di disputare i playoff; a fine anno, faremo tutte le considerazioni del caso.

 

A proposito di tranquillità, vi aspettano due partite che, sulla carta, sono decisamente proibitive, a partire da sabato (ore20.30), quando farete visita a san Martino di Lupari, in testa a punteggio pieno: serve un atteggiamento sereno, consapevoli che non si ha molto da perdere?

Ne ho già parlato con le ragazze: San Martino di Lupari è forte, ma dobbiamo andare a casa loro per giocarcela fino in fondo, con l’obbiettivo di vincere. Certo, il pronostico è a loro favore, perché sono in testa e sono un’ottima squadra, che può comunque avere dei momenti di difficoltà; noi dobbiamo essere sereni e fare la nostra partita, provando a giocarcela. Non andremo là a fare una gita, questo è certo.