Il racconto di Marco Vago, il ragno di Lecco, impegnato nella richiodatura e nella definizione di nuove vie.
Nuova vita per la falesia di Valbrona, sul confine tra le province di Como e Lecco. Da alcuni mesi infatti è in corso un'opera di manutenzione e chiodatura di nuove vie. Così il ragno Marco Vago racconta il progetto: «A livello puramente personale dopo tanti anni, anche se la roccia è di tutti, sento questa falesia un po’ come casa mia e come tale la vorrei bella ed accogliente anche per gli ospiti. Quindi mi è balenata l’idea di sistemarla un po’, specialmente alla base che era molto sconnessa e scomoda. Ho cercato di coinvolgere alcuni amici nell’iniziativa ed alcuni hanno prontamente risposto, primo fra tutti Roberto Caspani, mio caro amico e socio di arrampicate in tempi non sospetti che ora ha deposto le armi, ma che è sempre disponibile ed appassionato nei confronti del mondo arrampicatorio».
«I lavori di chiodatura – continua Marco Vago - hanno richiesto il loro tempo visto che, come quasi tutte le falesie della nostra zona, anche questa nasce dal lavoro appassionato di amatori che dedicano parte del loro tempo libero. Sta nascendo, una falesia di livello medio alto, dove per divertirsi bisogna masticare almeno un po’ il grado 8, anche se non mancano linee più facili ma sono poche e di qualità inferiore rispetto alle altre. L’arrampicata e atletica e su prese quasi sempre discrete, ma comunque esigente e tecnica. A complicare le cose vi è anche, a causa della particolare esposizione, la mancanza di vento che influisce negativamente sull’aderenza della roccia quindi, nonostante la falesia vada in ombra nel primo pomeriggio, queste caratteristiche la rendono uno spot ideale per le mezze stagioni».
E ancora: «Le note positive sono sicuramente la bellezza delle linee, il fatto che ci si possa scalare anche quando piove copiosamente (ma non dopo lunghi periodi perché tende a restare bagnata a lungo a causa delle infiltrazioni), l’ambiente isolato e panoramico ed il fatto che non manchi il pane per i denti dei nuovi giovani campioni. I lavori a Valbrona nova continuano e c’è ancora tanto, ma davvero tanto da fare».
«Non pubblicheremo ancora le relazioni – conclude il Ragno dalle pagine web del blog del gruppo dei “magliori rossi” - on perché la falesia sia segreta, tanti la conoscono già e la frequentano, ma perché vorremmo prima renderla presentabile. Inoltre il contesto in cui è calata non è dei più facili: infatti per arrivarci bisogna attraversare terreni privati ed in questi casi si sa che gli equilibri sono spesso labili. Quindi raccomando fin da subito il massimo rispetto, cautela ed educazioni ai futuri frequentatori, sia nel parcheggi are le macchine, nell’attraversare i campi, nel riportarsi a casa i rifiuti e nel fare i propri bisogni nei posti più consoni utilizzando per l’igiene personale prodotti non inquinanti».