«Ogni giorno che passa potrebbe segnare un vuoto irreversibile, attendiamo i risultati delle ricerche sul telefono». La madre di Giulio Ghislanzoni, il 32enne di Pescarenico disperso nelle scorse settimane in Valbiandino, così chiede che vengano riprese le ricerche del figlio, sospese dal 29 Settembre.
L’analisi del tabulato telefonico infatti potrebbe permettere di focalizzare con maggiore precisione le ricerche. È un appello accorato rivolto in primo luogo dalla famiglia, poi dagli amici e dalle molte persone che conoscono Giulio e seguono con trepidazione la triste vicenda.
«Giulio era buono, stimato da chi lo conosceva» – dice la mamma con tono addolorato, ma con voce sicura. «Aveva la forte passione del trekking, che normalmente esercitava con degli amici. Quel giorno avevano impegni, per cui era partito da solo».
I genitori Vitalia e Rodolfo, angosciati e affranti da questa attesa, ringraziano vivamente tutti quanti hanno operato nelle ricerche, unendo alla competenza una fine sensibilità umana, ma pregano dal profondo del cuore di non abbandonare nulla di quanto possa essere utile.
Mons. Franco Cecchin, responsabile della Comunità Pastorale Madonna del Rosario, cui appartiene la Parrocchia di Pescarenico, durante ogni celebrazione invita i fedeli a pregare per Giulio. La vicinanza alla famiglia è profonda, e i genitori ringraziano, ma attendono il gesto che dia loro una risposta.