Ha creato un'involontaria incomprensione – definiamola così – tra organizzazioni imprenditoriali presenti nel nostro territorio, l'annunciata giornata dedicata all'internazionalizzazione che CdO (Compagnia delle opere) di Como-Lecco-Sondrio ha promosso per il 27 Gennaio 2016 al Palataurus di Lecco (Viale Giacomo Brodolini, 35, Maggianico).
In pratica, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento, accanto a CdO ci sarebbero state Confartigianato e Api (Associazione piccole e medie imprese), ma non Cna (Confederazione nazionale artigianato); fatto, questo, che avrebbe amareggiato i vertici di quest'ultima associazione sentitisi «inspiegabilmente esclusi».
«Non c'è alcuna volontà di emarginare alcuno», spiega il presidente di Cdo, Marco Giorgioni. «Nel promuovere l'iniziativa abbiamo pensato di unirci ad Api e a Confartigianato perché queste due organizzazioni hanno un Ufficio internazionalizzazione in Lecco, mentre Cna, decisamente più strutturata in Como, non ha un servizio analogo nel nostro capoluogo. Non è certo stata, la nostra, una scelta “politica” o ideologia, ma una semplice ragione di opportunità organizzativa».
Di Lariodesk, l'azienda speciale della Camera di commercio di cui Giorgioni è presidente, fanno parte tutte le associazioni di categoria attive nel territorio e «sarebbe quanto meno illogico rompere l'armonia con cui cooperiamo da sempre», precisa lo stesso Giorgioni. Dal canto suo Alberto Bergna, direttore di Cna Como-Lecco, non accende polemiche e si limita a segnalare «il rammarico per avere perso un'ulteriore occasione di collaborazione».
A dicembre a Lariofiere, per una giornata di studio con al centro l'export, si rivedranno tutte le forze produttive, i corpi intermedi e le varie associazioni di categoria. Sarà quella una circostanza favorevole per dimostrare che «l'importante è lavorare per sostenere le imprese aldilà di personalismi, appartenenze, sigle e apparati», chiosa Bergna.
Fare sistema, come ci si sente ripetere da tempo in ogni convegno, è complicato, ma indispensabile, soprattutto se si vuole vendere i propri prodotti all'estero. Risulta pertanto fondamentale che chi invita i propri associati “a fare sistema” dia per primo il buon esempio dimostrando di essere in grado di “fare sistema” con gli omologhi, concepiti più come tali che come competitori. (a.com.)