Il sindaco di Lecco: "Il Cal aveva dato mandato a realizzare una proposta sì, ma che rispettasse le normative, e senza deroghe. Invece qualcuno ha fatto saltare le regole".
Un "pastrugno". Questa la definizione che il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, ha dato della proposta dei giorni scorsi dell'Ufficio di Presidenza del Cal (Comitato autonomie locale) riguardo il riordino delle province lombarde. Proposta che il Cal stesso sarà chiamato a votare e a fare propria il 2 ottobre e, quindi, a presentare alla Regione che, a sua volta, la trasmetterà al governo.
Qual'è il punto? Che l'Ufficio di presidenza, riferisce il sindaco di Lecco, al quale era stato dato mandato di realizzare una proposta che rispettasse scrupolosamente le normative ricevute, si è presentato, nei giorni scorsi, con una proposta basata invece interamente su due deroghe: quella a Mantova, per la sua vicinanza e rapporti con le province emiliane e venete e quella data a Sondrio, come provincia montana e di confine.
Gioco forza, oltre alle province che, rispettando i criteri imposti dal governo, potevano sussistere, le rimanenti due si trovavano ad essere la fusione Lodi-Cremona e la maxiprovincia Lecco-Como-Monza-Varese."Un magma quest'ultimo - commenta Brivio - non più legato al territorio, il che era ciò che in questi anni si era cercato di costruire, e con l'unico obiettivo di contare quanto Milano sul tavolo regionale".
Una vicinanza al territorio che Brivio non fa mistero di preferire, anche sacrificando il peso politico specifico. "Ma qualcuno - ha spiegato Brivio - ha fatto saltare le regole e qualche provincia crede di poter dire che i criteri valgono per gli altri ma non per sé".
A questo punto, la proposta dell'Ufficio di presidenza sarà messa ai voti del Cal il 2 ottobre. Presenti i rappresentanti delle province, i 12 sindaci dei comuni capoluogo e una decina di rappresentanti dei piccoli comuni e delle autonomie. Il parere del Cal sarà vincolante per la Regione.
"Su questa vicenda, tuttavia - ha ricordato Brivio prima di annunciare la riconvocazione lunedì di un "tavolo lecchese" con i 7 comuni dei circondari provinciali - pesano due incognite: un ricorso da parte delle province al Tar, e un ricorso delle Regioni alla Corte Costituzionale, sulla base del fatto che il governo ha usato una legge ordinaria per cambiare meccanismi che non era materia di legislazione ordinaria. La sentenza è prevista il 6 novembre".
Intanto, martedì, sapremo la decisione del Cal, con il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, che conferma ancora una volta la sua preferenza a Sondrio, di contro, ad esempio, al parere espresso solo pochi giorni fa da Carlo Spreafico.