I blucelesti pagano il 15% da fuori e non riescono a portare a casa un match in cui hanno tenuto Cento a 60 punti
Oltre alle dolci parole del presidente Tallarita (“Faccio i complimenti ai ragazzi, davvero bravi”), la buona notizia per gli interpreti della sconfitta bluceleste sta proprio nelle facce deluse dopo la sirena finale. Uscire dal Bione –tra l’altro caldo come ai tempi delle sfide contro Monticelli- sapendo di giocarsi tutto in gara 3 a Cento e permettendosi anche di avere qualcosa da recriminare, significa aver fatto qualcosa di enorme. Qualcosa che, comunque vada domenica, rimarrà scolpito nella storia del club, come una serata di quelle che, se saputa interpretare, permette di crescere a un intero movimento.
Il rimpianto è quello di non avere portato a casa un match in cui si è riusciti a tenere Cento a 60 punti, equilibrando la battaglia a rimbalzo (39 vs 40) e lottando senza mai uscire con la testa dal match. Pesano le percentuali da fuori perché, se vuoi aprire la scatola di coach Albanesi, non puoi permetterti un 15% da 3, tirando tanto –forse troppo- con i piedi oltre l’arco (33 conclusioni). Una nota va riservata al quintetto piccolo mai visto in stagione, con Andreaus nel ruolo di pivot, che ha saputo tenere botta nei minuti finali. Dispendioso ma efficace.
PAGELLE
BASKET LECCO
De Angelis 5: con le sue triple aveva indirizzato la squadra ai playoff; nella serata in cui il ferro avversario è difeso da una muraglia e in cui Bianchi attacca sempre e comunque il canestro, il tiro non gli entra (0/8) e soffre inevitabilmente. Serataccia.
Andreaus 7,5: l’ultimo tentativo di rientrare in partita passa da lui, che si sdoppia da ala forte e da pivot e mette insieme 18 punti e 7 rimbalzi. Eclettico.
Mascherpa 7: 13 punti, 5 rimbalzi e 4 assist sono il bottino di una serata in cui, come sempre è l’ultimo a mollare. Sbarazzino.
Todeschini 6: entra bene in partita, non solo difensivamente, mentre non riesce a incidere quando, nel finale, Meneguzzo è costretto al quintetto piccolo. Mite.
Riva N.E.
Corbetta N.E.
Dagnello 6: inizia bene, anzi benissimo, e si prende 8 punti e 4 rimbalzi,, anche se nel secondo tempo non riesce a trovare spazio per fare male. Lampo.
Pizzul S.V.
Piunti 6: i 3 tiri in 20 minuti sono sintomo della difficoltà ad attaccare il ferro ma, a differenza di gara 1, riesce a conquistarsi 9 rimbalzi e a lottare come un leone fino all’uscita per falli. Soldato.
Capitanelli 6,5: entra carico a palla e illumina il Bione con un gancio mancino e una bomba; prende e dà botte fino a quando deve uscire dopo aver messo male una caviglia che, in vista di gara 3, preoccupa. Infortunato.
TRAMEC CENTO
Govoni N.E.
Vitali 5,5: 6 punti, 4 assist ma anche 4 perse sono la diapositiva di una serata silente, in cui non riesce ad essere un fattore.
Ikangi 6: 13 minuti di aggressività e rimbalzi (5). Cambio.
Bianchi 8,5 (MVP): vede Lecco e si infiamma, mettendo insieme una partita da 20 punti, 8 rimbalzi, un paio di recuperi e una costante apprensione nella difesa avversaria. Talento.
Di Trani 6: inizia con un paio di bombe prima di calare alla distanza, anche se ha il merito di non forzare praticamente nulla. Logico.
Quarisa 6: 6 come i rimbalzi di una partita in cui gli si chiedeva più che altro di fare legna. Utile.
Demartini 7,5: al di là delle cifre (16 punti e 4 rimbalzi), trova le due bombe di serata per uccidere le velleità di rimonta bluceleste. Spietato.
Carretti 5,5: parte in quintetto e si iscrive subito alla battaglia del pitturato, da cui alla fine esce con 5 falli e senza troppi meriti. Fisico.
Cutolo 6,5: fondamentale soprattutto nel finale, quando racimola buona parte dei 5 punti e degli 8 rimbalzi che chiudono definitivamente la gara. Scaltro.
Cavazzoli N.E.