Questa è una di quelle tremende storie che non si vorrebbe mai dover raccontare, dove la crudeltà dell'uomo trova sfogo verso le creature più indifese e innocenti. Ne diamo conto per dovere di cronaca.
Nel tardo pomeriggio del 31 Ottobre, il personale della squadra mobile della Polizia di Stato traeva in arresto, sottoponendolo a fermo di indiziato di delitto, H.T. cittadino marocchino di 40 anni, domiciliato in provincia, ma di fatto senza fissa dimora, resosi responsabile del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di nove anni.
Le indagini erano iniziate due giorni prima, a seguito della segnalazione del personale specializzato che opera nell'ospedale Manzoni di Lecco. Gli agenti ricevevano la denuncia della madre della bambina e sentivano, secondo le modalità previste dal protocollo, la minore, la quale riusciava ad illustrare in maniera dettagliata luoghi e circostanze ove erano avvenuti gli episodi di abuso.
Vista l'attendibilità delle dichiarazioni rese, al fine di salvaguardare l'incolumità di tutti i soggetti coinvolti, si provvedeva al loro collocamento presso una struttura protetta e, nel contempo venivano diramate le ricerche dell'autore del reato, il quale si è era reso irreperibile.
Dopo gli accertamenti e le verifiche lo straniero veniva rintracciato nella serata di mercoledì 31 e associato presso la locale Casa Circondariale.